addì 17 dicembre 2023
Libero Commento personale al brano contenuto nei testi dell’Antico Testamento – Libri Poetici e Sapienziali – Libro dei Salmi – 127 (126).
1 Canto delle salite. Di Salomone.
Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori.
Se il Signore non vigila sulla città, invano veglia la sentinella.
Sia l’uomo che la donna possono essere tanto intelligenti da comprendere qualsiasi mistero della vita, ma se non sono accompagnati dalla benevolenza del Signore, la loro intelligenza è vana, vuota, caduca, futile, ingannevole, falsa e superficiale.
Sia l’uomo che la donna possono aver tanta sapienza da conoscere i segreti dell’universo, ma se non sono guidati dalla misericordia del Signore, la loro sapienza è fugace, effimera, labile, frivola, fatua, vanitosa e vacua.
Sia l’uomo che la donna possono avere tanta saggezza da gestire con competente capacità qualsiasi azione, ma se non sono indirizzati dalla volontà del Signore, la loro saggezza è infruttuosa, improduttiva, inutile, sterile, inconcludente, inconsistente e inefficace.
2 Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare, voi che mangiate un pane di fatica: al suo prediletto egli lo darà nel sonno.
Sia l’uomo che la donna, cioè ogni essere umano piccolo o grande che sia, nel corso della propria esistenza, tende a darsi una ragione di vita senza dipendere da alcuno e in concorrenza contrapposta ai suoi simili, assume impegni con se stesso, pieno di desiderio per raggiungere mete, traguardi e obiettivi tali da sentirsi soddisfatto, appagato, contento, compiaciuto, gratificato, rispettato, onorato e onnipotente.
Proprio per rispettare gli impegni assunti, le conseguenze producono una notevole fatica fisica con la conseguente stanchezza delle membra del corpo e, dopo gli sforzi, l’inesorabile indebolimento muscolare e scheletrico appare molto evidente, seguita dalla prostrazione, dallo sfiancamento, dallo sfinimento, dalla spossatezza, dallo stremo fisico per la stanchezza, il respiro è ansimante e trafelato, i muscoli sono affaticati e sfibrati dallo sfinimento.
Anche la mente risente della difficoltà delle pene del quotidiano vivere con lo stento a ragionare lucidamente e lo stress dovuto agli affanni delle azioni di ansietà, piene di inquietudine e di afflizione, con l’agitazione angosciante, le continue angustie che tormentano il continuo travaglio.
Tutto questo male di vivere, invece, è risparmiato dal Signore a coloro che sceglie, o meglio che individua per il loro modo di vivere secondo la legge Divina indicata dalle antiche esperienze di vita.
3 Ecco, eredità del Signore sono i figli, è sua ricompensa il frutto del grembo.
L’esistenza dei figli è la ricompensa, il grande dono e la vera ricchezza ricevuta dai genitori che, affidandosi agli insegnamenti del Signore e percorrendo le Sue strade, hanno meritato il riconoscimento per l’esemplare comportamento tenuto per tutte le scelte di vita.
4 Come frecce in mano a un guerriero sono i figli avuti in giovinezza.
I figli nati da donna e da uomo, quando questi sono ancora giovani di età, volutamente e consapevolmente fatti nascere, fatti crescere con una idea di amorevole condivisione, allevati con sagge decisioni equilibrate senza pregiudizi, istruiti con i sapienti insegnamenti delle esperienze umane, organizzati con intelligente distribuzione di ruoli interscambiabili e complementari, sono una forza potente per coloro che li hanno generati e il vero tesoro della loro eredità.
5 Beato l’uomo che ne ha piena la faretra: non dovrà vergognarsi quando verrà alla porta a trattare con i propri nemici.
L’uomo e la donna che hanno numerosi figli, operando con guida saggia e sapiente sanno riconoscere gli aspetti particolari dei propri figli e ne valorizzano le loro specifiche peculiarità, sono in grado di affrontare qualsiasi circostanza del quotidiano vivere, sia nelle situazioni positive e sia in quelle specialmente negative.
Antico Testamento – Libri Poetici e Sapienziali – Libro dei Salmi – 127 (126)
1 Canto delle salite. Di Salomone.
Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori. Se il Signore non vigila sulla città, invano veglia la sentinella.
2 Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare, voi che mangiate un pane di fatica: al suo prediletto egli lo darà nel sonno.
3 Ecco, eredità del Signore sono i figli, è sua ricompensa il frutto del grembo.
4 Come frecce in mano a un guerriero sono i figli avuti in giovinezza.
5 Beato l’uomo che ne ha piena la faretra: non dovrà vergognarsi quando verrà alla porta a trattare con i propri nemici.
pa.BiS
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