AUGURI di BUON NATALE e FELICE ANNO 2024
prof. SCARANO Biagio Architetto
Liberi Pensieri, Informazioni Culturali e documenti per la didattica Liceale di Storia dell'Arte e Disegno,
COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA
Ad alunni da Architetto, Docente di Disegno e Storia dell'Arte
Sezioni del BLOG
Commentario
Il Viaggio
addì 1 settembre 2023
Sono io capace di cambiare il Mondo?
addì 21 luglio 2023
La Madonn Abbasc
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Santuario Rupestre della “Madonn Abbasc”, Mottola (Ta) |
Da SAULO di TARSO a PAOLO APOSTOLO
La sovranità appartiene al popolo
In una nazione libera e democratica come la nostra Italia, “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”, ovvero ognuno esprime le proprie opinioni, giudizi e scelte attraverso lo strumento del libero voto elettorale.
Il mio profondo rispetto e leale fedeltà alla Costituzione, passa attraverso il riconoscimento delle garanzie dei diritti inviolabili di ogni singolo uomo o gruppi di uomini associati, con cui è doveroso costruire la solidarietà politica, economica e sociale del nostro paese.
Sono invece rammaricato e dispiaciuto per quelle Nazioni in cui non esiste la stessa libertà democratica e il “Popolo Sovrano” è, invece, considerato ed usato come “carne da macello”.
Come libero cittadino italiano, i miei valori ideali sono ispirati ai princìpi fondamentali della COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, riportati nei seguenti articoli:
Art. 1. - L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2. - La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3. - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Giuan e Mingucc
Un giorno Giuan Zazzarôn si ammalò.
Il dottore gli prescrisse 10 punture di penicillina.
All’epoca per fare le punture si usavano siringhe che ogni volta venivano sterilizzate col fuoco e alcol prima di essere usate.
La siringa era metallica, con un cilindro grande e un ago lungo, non proprio sottile, e quando bucava faceva male.
Non c’erano infermieri specializzati, ma persone di buona volontà che si erano attrezzati per svolgere questa mansione e fare le punture.
Munn ier, munn iet, munn va iess. (Mondo era, mondo è, mondo sarà)
Ciò che accade… deve accadere!!!...
Social sconcertanti
Dialogo, dialettica o discussione
La carnale esistenza temporale di ogni essere vivente ed esistente.
addì 14 febbraio 2021