COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA

La COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA, entrata in vigore il 1° gennaio 1948 "... Art. 1. - L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. "... Art. 2. - La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. "... Art. 3. - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Ad alunni da Architetto, Docente di Disegno e Storia dell'Arte

Pagine realizzate da Architetto e Docente del Liceo Scientifico: "Agli alunni delle mie Classi del Liceo Scientifico "A. Einstein" di Mottola (Ta), "...Non temete il giudizio di chi è capace solo di deridervi, perchè senz'altro è invidioso ed incapace di proporre qualcosa. Ride degli altri perchè, come parassita, nasconde la vergogna di piangere su se stesso. Non abbiate paura di questi poveri gnomini."

Ciò che accade… deve accadere!!!...

addì 30 Luglio 2022

Ognuno di noi vive il quotidiano secondo un proprio crono-programma, ideato e organizzato in base alle proprie aspettative e condizioni di vita, per meglio affrontare tutte le situazioni particolari, di cui alcune sono piacevoli e altre spiacevoli, a volte sono positive altre volte negative, oppure sono gradevoli o fastidiose.
Però può capitare, e capita, che i nostri programmi sono stravolti da un vortice di eventi consequenziali a fatti inaspettati e imprevisti che ci coinvolgono e ci catapultano in una esperienza sconosciuta o se conosciuta, indirettamente, attraverso il racconto vissuto da altri.
Quindi può succedere di vivere situazioni strane, o capitano circostanze inaspettate, o accadono avvenimenti impensabili, oppure assistiamo ad eventi straordinari, catastrofici o tragici di fronte ai quali la nostra impotenza si manifesta in tutta la fragilità, e nulla possiamo fare se non accogliere l’inevitabile.
Ciò che accade… deve accadere!!!...
Questo è nell'ordine delle cose, nell'ordine della natura, nell'ordine dell'esistenza, nell'ordine della vita.
Da sempre la storia racconta fatti accaduti e che hanno stravolto l’esistenza umana, individuale o collettiva, durante momenti di vita tranquilla, pacifica e serena.
Il conseguente pensiero umano ha elaborato e adottato varie motivazioni derivanti dal verificarsi di tali eventi importanti e stravolgenti.
Per colui che crede nel Signore Dio Padre, questo è un ordine voluto, ideato, progettato, definito, programmato, organizzato e realizzato dal Creatore di questo meraviglioso immenso universale organismo di vita esistente e presente, visibile e invisibile, macro e micro, organico e inorganico, animato e inanimato a cui appartiene ed in cui è inserita la nostra e singola carnale esistenza temporale.
Per colui che non crede nell'opera creatrice del Signore Dio Padre, non saprei descrivere il suo pensiero, che solo lui conosce.
Il Creatore di questo complesso e complicato sistema è Signore glorioso è Padre Santo misericordioso è Dio onnipotente ed eterno che tutto può e nulla gli è impossibile.
Egli è in tutto, Egli è forma, Egli è sostanza, Egli è spirito.
Tutto Lui ha stabilito e definito, secondo la Sua idea creatrice, con dovizia di particolari:
- leggi di esistenza,
- regole di vita,
- criteri di giustizia,
- modelli di equilibrio,
- tempi di realizzazione,
- metodi di attuazione.
Ciò che accade… deve accadere!!!...
Sono forse io tanto potente o qualcuno di noi è forse tanto potente da avere la capacità di fermare o cambiare o invertire quest'ordine di leggi esistenziali?
... siamo forse noi capaci di fermare o cambiare o invertire quest'ordine di regole vitali?
... siamo forse noi capaci di fermare o cambiare o invertire quest'ordine di giustizia?
... siamo forse noi capaci di fermare o cambiare o invertire quest'ordine di equilibrio?
... siamo forse noi capaci di fermare o cambiare o invertire questo ordine di tempo?
... siamo forse noi capaci di fermare o cambiare o invertire quest'ordine di metodo?...

Ciò che accade… deve accadere!!! ...
Una generazione se ne va e un’altra arriva, ma la vita resta sempre la stessa.
Il sole sorge, tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce. Il vento va verso sud, poi gira e piega verso nord; gira e va e ritorna sui suoi giri. Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è mai pieno: dal luogo dove i fiumi scorrono, continuano a scorrere; le acque si riducono e poi si ingrossano.
Tutte le parole si esauriscono e nessuno è in grado di esprimersi a fondo.
Non si sazia l’occhio di guardare né l’orecchio è mai sazio di udire.
Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole. C’è forse qualcosa di cui si possa dire: «Ecco, questa è una novità»? Proprio questa è già avvenuta nei secoli che ci hanno preceduto.
Nessun ricordo resta degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso quelli che verranno in seguito.
Le opere che si fanno sotto il sole, sono tutte vane, un correre dietro al vento. Ciò che è storto non si può raddrizzare e quel che manca non si può contare.
Ognuno di noi ha intrapreso grandi opere, fabbricato case, piantato vigneti e oliveti, costruito industrie, aziende e imprese; fatto parchi, giardini e piantato alberi da frutto d’ogni specie; fatto vasche per irrigare con l’acqua le piantagioni in crescita. Acquisiti privilegi e benefici, conquistato potere sociale ed economico; accumulato e posseduto beni mobili e immobili in gran numero.
Nulla è stato negato ai miei occhi, ai nostri occhi, nulla di ciò che desideravamo, né è stata rifiutata alcuna soddisfazione al cuore, che godeva d’ogni fatica.
Tutte le opere fatte dalle nostre mani, sono tutta fatica per realizzarle. Tutti i giorni dell’uomo sono dolori e fastidi penosi; neppure di notte il suo cuore riposa.
... Perché chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha per nulla faticato?
... Quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore, con cui si affanna sotto il sole?
Un’unica sorte è riservata a tutti...
Né del saggio né dello stolto resterà un ricordo duraturo e nei giorni futuri tutto sarà dimenticato. Allo stesso modo muoiono il saggio e lo stolto.
Mangiare, bere e godersi il frutto delle proprie fatiche viene dalle mani di Dio, non dai propri desideri effimeri e mondani. Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre a chi fallisce dà la pena di raccogliere e di ammassare, per darlo poi a colui che è gradito a Dio (cfr. A.T. - L.P.S. Qo.1,2).

Ciò che accade… deve accadere!!! ...
Sono forse io tanto potente o qualcuno di noi è forse tanto potente da avere la capacità di modificare o di prevenire o cambiare o invertire gli eventi, le situazioni e le circostanze che accadono?...
Sono forse io tanto potente, o qualcuno di noi è forse tanto potente da avere la capacità di cambiare con le proprie mani la posizione delle stelle, o modificare il moto dei pianeti, o invertire il ruolo del sole, o stabilire la luminosità della luna, o invertire i cicli della natura, o cambiare la forma delle nuvole, o modificare la forza del vento, o modificare la forza del mare?

Ciò che accade… deve accadere!!! ...
Il Creatore e Signore Dio Padre nella Sua gloriosa e misericordiosa onnipotenza ha anche previsto di rendere libero ogni essere vivente ed esistente, di scegliere se aderire a questo Suo modello di vita, oppure rifiutarlo.
... Libertà di scelta, liberi di determinare la propria esistenza...
Ognuno di noi, infatti, può rinunciare a questo modello di vita regolato ed equilibrato, per aderire liberamente ad un altro modello, che rispetto al primo è sregolato e squilibrato, ritenuto invece regolato ed equilibrato da chi lo sceglie aderendo.
Perciò io posso, noi possiamo scegliere in alternativa: accettare o non accettare, aderire o non aderire, cioè adattarci o non adattarci a questo ordine, cioè affidarci o non affidarci a questo ordine di leggi, di regole, di giustizia, di equilibrio, di tempi e di metodi.
Le mie scelte, le nostre scelte sono uniche ed irripetibili, lo scorrere inesorabile del tempo non consente di fermare o cambiare o invertire la carnale esistenza temporale di ognuno.
Io contribuisco con le mie scelte, noi contribuiamo con le nostre libere scelte a far sì che, in questo complesso e complicato sistema di vita, ciò che accade… deve accadere!!! ...
Anche io contribuisco con le mie libere scelte, anche noi contribuiamo con le nostre libere scelte, a definire e realizzare questo sistema in cui siamo inseriti, come in un immenso ingranaggio generatore di meccanismi collegati e consequenziali, in modo da far sì che: ... ciò che accade… deve accadere!!! ...

Ciò che accade… deve accadere!!! ...
Tutto questo complesso e complicato sistema è nell'ordine delle cose, della natura, dell'esistenza, della vita, così come voluto, ideato, progettato, definito, programmato, organizzato e realizzato dal Signore glorioso e Padre Santo misericordioso e Dio onnipotente ed eterno, che tutto può e nulla gli è impossibile.
Invece io, invece noi non siamo nulla...
La nostra carnale esistenza temporale è come un soffio di vento che si perde nell'aria...
Oggi, adesso, in questo momento siamo quello che siamo, per le libere scelte fatte in ogni istante della nostra carnale esistenza temporale, finora vissuta...
Non dobbiamo avere paura di scegliere, ma avere il coraggio di modificare le scelte che dobbiamo ancora fare...
Colui che non crede nell'opera creatrice del Signore Dio Padre, faccia le scelte più adatte al proprio e personale modello di vita senza farsi condizionare dall'altrui pensiero.
Colui che crede sia fiducioso nell'ordine che il Signore glorioso e Padre Santo misericordioso e Dio onnipotente ed eterno ha stabilito e definito secondo la Sua idea creatrice.
paBiS

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